In Italia il tumore del colon-retto rappresenta la patologia oncologica al giorno d’oggi più frequente (14% del totale) Nel sesso maschile si trova al terzo posto, preceduto da prostata e polmone, mentre nel sesso femminile è ormai al secondo posto, preceduto dal tumore alla mammella. La neoplasia colorettale rappresenta inoltrela seconda causa di morte oncologica sia per gli uomini che per le donne, rispettivamente con il 10% nei maschi, 12% nelle femmine
In Piemonte (dai dati del Registro Tumori Piemonte – www.cpo.it) le stime attuali indicano che il numero medio annuo di nuovi tumori è di più di 2.100 casi negli uomini e più di 1.850 nelle donne, con un numero medio di decessi all’anno è di oltre 880 negli uomini e oltre 770 nelle donne.
Negli anni si è osservato un moderato aumento dell’incidenza ed una moderata diminuzione della mortalità: ciò pare ragionevolmente attribuibile ai miglioramenti dei risultati terapeutici resi possibili sia dall’evoluzione di chirurgia e trattamento oncologico, sia dalla diagnosi precoce.
Leggi tutto: Il tumore del colon-retto: prevenzione e diagnosi precoce.
Nel corso della vita, la presenza di sangue macroscopicamente visibile nelle feci o sulla carta dopo la defecazione è un evento che avviene con una certa frequenza: almeno il 50% delle persone presenta prima o poi questo sintomo, isolato o ricorrente, più o meno frequente ed importante. La prima cosa da fare è non considerarlo una cosa normale. Può essere – e il più delle volte lo è – un sintomo poco fastidioso di una malattia di scarsa importanza, ma non è normale perdere sangue dall’ano quando si va di corpo!
L’insorgenza di dolore acuto ai quadranti addominali di destra rappresenta a una delle principali cause di accesso al pronto soccorso di chirurgia generale.
In caso di cosiddetto quadro di “addome acuto destro” la diagnosi differenziale deve prendere in considerazione molteplici patologie che possono colpire gli organi addominali di quest’area.
E’ ormai accettato universalmente l’utilizzo dell’ approccio laparoscopico in urgenza, con elevato valore nella diagnosi differenziale delle patologie addominali determinanti l’evento acuto (Raccomandazione Evidence Based Medicine livello A).
L’intervento condotto per via laparoscopica appare avere risultati migliori per quanto riguarda la durata dell’ospedalizzazione, il minor tasso di infezioni di ferita chirurgica e di ernie di parete post-chirurgiche, la più rapida ripresa dell’attività lavorativa.
L’uso della tecnica laparoscopica nell’affrontare la patologia addominale si è diffuso ormai in maniera capillare, ed il costante miglioramento degli strumenti, unito alla pratica quotidiana, ha reso possibile affrontare in tutta sicurezza gran parte della patologia addominale in laparoscopia.
In parallelo, l’approccio laparoscopico è stato sempre più usato per affrontare anche la condizione clinica dell’urgenza addominale.
Leggi tutto: L'appendicectomia in urgenza. Risultati della laparoscopia
L’insorgenza di dolore acuto ai quadranti addominali di destra rappresenta una delle principali cause di accesso al pronto soccorso di chirurgia generale. È accezione comune che il dolore in fossa iliaca dx sia da riferire alla presenza dell’appendice, che spesso ha il solo difetto di vivere in quella zona. Sono invece molte le cause di dolore riferibile alla zona inguinale ed alla fossa iliaca destre, a volte molto difficili da differenziare: Alcune situazioni non hanno nessuna indicazione al trattamento chirurgico, altre sono da trattare chirurgicamente ma non sono dovute a patologia dell’appendice, altre ancora sono effettivi casi di appendicite acuta. Si calcola che questi ultimi non siano più del 16 - 18 % degli accessi al Pronto Soccorso per dolore in fossa iliaca dx.
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